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E se l'ambulanza non arrivasse? Se fosse fermata da un posto di blocco?
In Palestina le ambulanze sono spesso trattenute ai check point israeliani per ore. Secondo il gruppo palestinese di monitoraggio dei diritti umani, molti palestinesi sono morti perché trattenuti senza motivo o perché l'ambulanza non è arrivata in tempo.
fonte:
https://www.internazionale.it/reportage/ted-conover/2019/11/29/strada-checkpoint
PERÒ CI SONO SEGNALI POSITIVI...
Nella città di Beersheba, nel sud di Israele, due paramedici del Magen David Adom (Mda), il servizio di soccorso sanitario israeliano, hanno approfittato di un momento di apparente tranquillità per pregare insieme. In tempi normali le ambulanze israeliane devono gestire circa seimila chiamate al giorno, ma ora, con il diffondersi del coronavirus, si arriva a una media di 100 mila. Avraham Mintz, ebreo di Beersheba, e Zoher Abu Jama, arabo della città vicina di Rahat, sono scesi dal mezzo di soccorso. Il primo si è avvolto nel suo tallit, lo scialle per la preghiera, e ha rivolto lo sguardo verso Gerusalemme, il secondo si è inginocchiato sul suo tappeto e ha iniziato a pregare in direzione della Mecca.
https://www.corriere.it/esteri/20_marzo_29/coronavirus-due-paramedici-uno-ebreo-l-altro-musulmano-pregano-insieme-f8257d0c-71d2-11ea-b6ca-dd4d8a93db33.shtml